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La mia esperienza con le ragazze della terza età

Fap Acli - Esperienze: il corso di teatro per la terza età (I parte)

Fap Acli - Esperienze: il corso di teatro per la terza età (I parte)

 

 

C’era una volta un’insegnante di teatro che dopo tanti anni di lavoro con giovani, adulti e bambini decise di provare ad addentrarsi in un territorio per lei ancora inesplorato: quello degli anziani…

Fu così che grazie al supporto e l’entusiasmo di alcune persone nacque l’idea di un laboratorio teatrale rivolto alla terza età. E chi meglio della Fap poteva appoggiare un tale progetto? Dalla proposta alla realizzazione il passo è stato breve! Ed è così che è iniziata la mia avventura, avventura che ad oggi conta della partecipazione di 16 donne ed 1 uomo, fiero ed orgoglioso di essere l’unico rappresentante della sua categoria.

Ma partiamo dall’inizio…primo incontro: ingresso in sala,saluti, presentazioni e tanto imbarazzo! Le ragazze si siedono e mi rendo conto solo ora che sono davvero tante, tante come non mi sarei mai aspettata…alcune si conoscono e quindi si sentono più a loro agio, altre nuove del posto si tengono un po’ in disparte ma, bisogna iniziare e com’è d’obbligo primo giro di presentazione ufficiale: nome, cognome ed età. A mano a mano che le sento parlare stento a credere alle mie orecchie, Cristina 60, Paola 72, Maria 82 e così via fino a Lina… 87! Penso di non aver capito bene e chiedo di nuovo, Lina si alza, e con un sorriso come solo le nonne ti sanno dare, mi ripete orgogliosa: 87! E io che pensavo di portare loro un po’ di vitalità e di entusiasmo mi ritrovo a scoprire un mondo sconosciuto fatto di sorrisi e calore umano, esperienza e disponibilità.

Le mie ragazze sono fortissime, si organizzano con giri di telefonate per far si che nessuna dimentichi l’impegno settimanale con il teatro, si passano i “compiti” che assegno loro, si procurano fotocopie e materiale per la lezione, fanno torte e frittelle, e ridono, scherzano, cantano per un’ora e mezza! Hanno capito che tra loro possono parlare, che ci ascoltiamo reciprocamente, che ognuna offre agli altri quello che può! E così, tra un esercizio e l’altro, il tempo trascorre velocissimo e le vedo infilarsi i cappotti mentre commentano la loro la prestazione del giorno. Le più audaci vengono da me e mi confidano “Quell’esercizio non era per niente facile, ma mi sono divertita un sacco” oppure “A casa mi dicono sempre che non devo urlare ma qui finalmente mi sfogo!” e ancora “Il tuo entusiasmo è contagioso. Faremo uno spettacolo, vero?” Ecco, queste sono le mie ragazze della terza età che non hanno nulla da invidiare alle più giovani colleghe, che hanno ancora tanto da offrire e che hanno ancora voglia di mettersi in gioco.

Adesso il nostro obiettivo, abbastanza ambizioso e molto incosciente devo dire, è quello di mettere in scena uno spettacolo, si, uno spettacolo vero e proprio, come quello degli attori “veri”! Non so come andrà, non so se riusciremo a farcela davvero, non so se riusciremo a stare nei tempi ma di una cosa sono certa, ci sarà da divertirsi!

 

Renata Magnani, regista e insegnante di teatro

 

 

 

 

 



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