Questo sito utilizza i cookies per migliorare il servizio. Continuando la navigazione si accettano i termini di utilizzo. Infomazioni.    Chiudi X

Cerca News

La locazione... in pillole


Pillole di Locazione… la cedolare secca.

 

Secondo il Codice Civile (artt. 1571 ss.), la locazione è un contratto col quale una parte si obbliga a far godere all'altra parte una cosa immobile o mobile per un dato periodo di tempo e per un determinato corrispettivo.

La normativa distingue la locazione di immobili ad uso abitativo in due tipologie di contratti: quelli a "canone libero" e quelli a "canone convenzionato".

Nel contratto "a canone libero" le parti (proprietario/locatore e inquilino/conduttore) stabiliscono liberamente il canone e le condizioni della locazione, tenendo conto delle disposizioni di legge e con l’obbligo di rispettare la durata minima di almeno 4 anni più altri 4 di proroga.

Il contratto "a canone convenzionato o concordato" si basa sugli accordi territoriali stipulati fra le organizzazioni degli inquilini e dei proprietari: il canone è quindi determinato in base a precisi parametri. Il canone è di solito inferiore ai prezzi di mercato: infatti la finalità di questi contratti è di soddisfare le esigenze abitative delle persone, concedendo inoltre sia al proprietario sia all’inquilino alcuni vantaggi fiscali. La durata della locazione è di 3 anni più altri 2 di proroga. Rientrano in questa tipologia anche i contratti per studenti universitari (durata da 6 mesi fino a 3 anni) e i contratti transitori (durata da 1 mese fino a 18 mesi).

Nel regime ordinario di tassazione, il reddito imponibile sul quale si calcola l’Irpef dipende dal tipo di contratto. Se l’immobile è locato a “canone libero”, il reddito è dato dal canone di locazione annuo ridotto del 15% (dal 2013 la riduzione forfetaria passa dal 15% al 5%), mentre se è locato a “canone convenzionato” il reddito è ridotto di un ulteriore 30%, purché il fabbricato sia sito in un comune ad alta densità abitativa.

Il regime invece della “cedolare secca” è stato introdotto nel 2011. Si tratta di un sistema agevolato di tassazione facoltativo che si applica solo agli immobili locati per finalità abitative.

La “cedolare secca” consiste nell’applicare al canone annuo di locazione un’imposta fissa in sostituzione dell’Irpef, dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo dovute sui contratti di locazione. Per le locazioni a “canone libero” si versa un’imposta pari al 21% del canone annuo, mentre per quelle a “canone convenzionato” l’aliquota è del 15%.

Il CAF Acli offre un servizio di assistenza per la stipula di contratti di locazione, e di consulenza per la gestione degli adempimenti fiscali da essi derivanti.



Credits web4com