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Il gruppo Katemose per le persone svantaggiate


A chi dice che “oggi includere il diverso è difficile”, il gruppo di volontariato “Katemose” dell’associazione “Son.i.k.a.” (affiliata alle ACLI) e la Parrocchia di Villa del Conte, guidata dal parroco Don Danilo  Bernardini, rispondono con i fatti. Al via dunque un ciclo di cinque incontri, all’insegna del divertimento e della condivisione, che vedranno coinvolti i bambini di alcune classi del Catechismo e le loro famiglie fino al mese di marzo. Il gruppo “Katemose” dell’associazione “Son.i.k.a.”, infatti, che da sette anni crea occasioni di incontro con la disabilità, quest’anno ha deciso di aprirsi alla comunità per consentire a tutti di prendere coscienza dell’esistenza di persone svantaggiate, troppo spesso escluse ed emarginate. Gli incontri, che si svolgono presso il Centro Parrocchiale del paese, sono stati ideati per consentire anche ai più piccoli di partecipare all’esperienza in modo sereno e divertente: giochi e laboratori manuali ed espressivi sono il pretesto per trascorrere del tempo insieme e per mettersi in gioco, senza paura di essere giudicati. A tutti dunque l’opportunità di esprimersi tramite i linguaggi più diversi e di sperimentarsi nelle attività proposte, liberando la creatività e la fantasia. Laboratori di pittura, disegno, musica… diventano il pretesto per conoscere chi si siede accanto a noi, spogliandoci di ogni tipo di pregiudizio. Validi collaboratori si sono dimostrati anche i giovani animatori della parrocchia, che si sono affiancati ai volontari del gruppo “Katemose” per condividere questo percorso. I prossimi appuntamenti si svolgeranno domenica 16 e 23 marzo, a partire dalle ore 14.30. I primi tre incontri, che si sono tenuti le prime domeniche del mese di febbraio, hanno già riscosso notevole successo. La partecipazione è stata numerosa e si è potuto respirare un clima gioioso e disteso, grazie all’entusiasmo dei bambini che presto ha contagiato tutti. Si è rivelato un buon modo, anche per i genitori, di passare un pomeriggio insieme ai propri figli, dedicandosi nello stesso tempo anche agli altri e creando così relazioni di senso. La parrocchia e le famiglie di Villa del Conte che sono state coinvolte hanno saputo cogliere la sfida e rilanciare finalmente un nuovo modo di fare volontariato e di avvicinarsi alla diversità, non più in un’ottica assistenzialistica ma in un clima di amicizia e assoluta normalità. E’ sempre più diffusa infatti la consapevolezza che, solo sviluppando un maggior senso di responsabilità in ciascuno e stimolando nelle nuove generazioni la capacità di ascolto ed empatia col prossimo, si otterrà una vera inclusione del diverso nella realtà in cui viviamo. Facilitando con questi momenti l’incontro tra le persone del paese e rinsaldando i legami tra loro, si offriranno anche ai soggetti svantaggiati delle occasioni di amicizia significative, proprio perché instaurate nell’ambiente in cui vivono.

In questo senso siamo di fronte ad un atto concreto, frutto di un progetto che il gruppo “Katemose” ha fortemente voluto e difeso. Un esempio di collaborazione ben riuscita tra parrocchia ed enti associativi, a dimostrazione del fatto che unendo le forze si raggiungono spesso risultati migliori. Un’iniziativa davvero stimolante per tutti, che apre a nuove speranze, soprattutto se si considera che a promuoverla sono ragazzi molto giovani. La disponibilità dimostrata nel mettere a servizio gratuitamente il loro tempo e le loro capacità sia segnale importante per chi, troppo spesso, non ripone fiducia nelle generazioni d’oggi.  



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