Giornata della Tutela - i Patronati scendono in piazza
"In più di 200 luoghi significativi sparsi per tutta l'Italia, siamo a servizio dei cittadini, dei migranti, delle istituzioni anche per le strade, nei mercati, nelle piazze, anche di sabato".
Soddisfatti e fiduciosi per l'impegno assunto dal Ministro del Lavoro Poletti giovedì 13 novembre, dopo l'incontro con i rappresentanti dei Patronati, ed incoraggiati dalle chiare parole del Presidente del Consiglio Renzi, i dirigenti, gli operatori e i volontari proseguono la loro azione di sensibilizzazione e mobilitazione contro i tagli previsti nel ddl stabilità, che metterebbero in ginocchio l'intera rete dei servizi.
"Lo facciamo con un di più di disponibilità e di lavoro, con uno spirito solidale e di gratuita', con una forte volontà costruttiva, come e' nella nostra tradizione da sempre."
La Presidente nazionale del Patronato Acli Paola Vacchina ha scelto Il Veneto, insieme ad Andrea Luzi, presidente regionale Acli e a tutti i dirigenti locali, per venire a testimoniare tra l'altro quanto e' preziosa la capacità del Patronato Acli di collaborare con gli enti locali, i Comuni innanzitutto: "un patronato del futuro ancora più efficace e trasversale ai bisogni di tutti, vicino alla gente e per la comunità." Un servizio non più solo funzionale al pensionamento ma necessario nell’intero arco di vita per lavoratori, giovani e famiglie.
Il Sindaco di Treviso Manildo, il Presidente provinciale Acli Citron e la Presidente Vacchina hanno condiviso la consapevolezza che i patronati, anche raccordandosi con i vari servizi e realtà di terzo settore, possono costituire un ponte tra prestazioni economiche centrali e servizi sociali territoriali, in una delicata fase di riforma del welfare italiano. Il Sindaco Manildo ha nei giorni scorsi firmato la petizione "No al taglio ai patronati", firma che si aggiunge alle oltre 70.547 raccolte dal Patronato Acli in questi primi 15 giorni di novembre.
In Prato della Valle a Padova la delegazione nazionale ha incontrato il Presidente provinciale ACLI Cremonese e gli operatori e volontari al lavoro per raccogliere le firme e sensibilizzare la popolazione. Senza sostegno ai patronati sarebbe impossibile garantire l'accesso gratuito ai diritti previdenziali costituzionalmente garantiti e il welfare di prossimità ne risulterebbe fortemente impoverito.