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Le associazioni come spazi di ascolto, dialogo e formazione alla cura del bene comune

Le associazioni come spazi di ascolto, dialogo e formazione alla cura del bene comune

 

Comunicato da parte delle presidenze di Padova di AC, ACLI, AGESCI Collemare, CSI e NOI a quanti si riconoscono nell’esperienza delle nostre associazioni e a tutti i cittadini in vista della prossime elezioni politiche.

 

 

Da alcuni anni le nostre associazioni condividono un cammino di attenzione al territorio e di approfondimento delle tematiche sociali e politiche - il “tavolo” delle associazioni.

 

Da cristiani siamo profondamente convinti che la politica sia “la più alta forma di carità” (Paolo VI), nondimeno tocchiamo con mano quotidianamente quanto il nostro sia, per molti versi, un percorso “controvento” - basta osservare il progressivo inaridimento dell’orizzonte progettuale, la regressione verso forme sempre più accentuatamente personalistiche, la disaffezione verso la politica e la sempre più profonda disconnessione tra società civile e rappresentanze politiche.

 

Nelle ultime settimane ci siamo messi in ascolto delle diverse posizioni, in particolare incontrando persone che da diversi schieramenti si candidano al ruolo di rappresentanti parlamentari: questo non deve in alcun modo essere frainteso o strumentalizzato come appoggio implicito o esplicito ad una parte, ma piuttosto è un ulteriore modo di approfondire in modo rigoroso le questioni in gioco.


Ci stiamo inoltre impegnando:

 

  • Ad offrire le diverse esperienze associative che ci contraddistinguono come esercizi concreti di corresponsabilità e servizio vissuti secondo criteri autenticamente evangelici (1Pt 5,1-4);

 

  • A proporre occasioni condivise di approfondimento, testimonianza e formazione sui temi legati alla cura del bene comune (da “Openfield”, passando per la marcia della pace, fino a percorsi sperimentali ai loro primi passi);


Crediamo sia importante giungere al voto in modo consapevole ed informato. Non votare significherebbe disprezzare un diritto conquistato a caro prezzo da quanti ci hanno preceduto nella costruzione della democrazia.
 

Ai candidati chiediamo un impegno che parta “dalle proposte che, insieme a tanti altri soggetti ed organizzazioni, abbiamo contribuito ad elaborare nel percorso della 48° Settimana Sociale dei cattolici di Cagliari:  

  • affermazione decisa della scelta europea e del percorso di integrazione in una prospettiva maggiormente solidale,

  • centralità del lavoro soprattutto per i giovani,

  • rilancio degli investimenti sulla formazione e la scuola,

  • inclusione attiva e sostegno alla fragilità delle persone e delle famiglie per una società più giusta

  • impegno deciso per uno sviluppo sostenibile ed un’economia più umana.” (G. Notarstefano su www.azionecattolica.it)

  • Individuare processi concreti per “offrire a richiedenti asilo, rifugiati, migranti e vittime di tratta una possibilità di trovare la pace che stanno cercando”. “Spingere le politiche di accoglienza fino al massimo dei limiti consentiti dal bene comune rettamente inteso" senza utilizzare “la paura nei confronti dei migranti a fini politici". (Papa Francesco - 51a Giornata mondiale della Pace)

 

Su questi criteri, oltre che sul fondamentale (ma purtroppo non scontato) rispetto della dignità di ogni uomo, chiediamo a ciascuno di formare in coscienza un proprio libero giudizio, e di partecipare così anche in questo momento difficile alla costruzione della città dell’uomo.

 


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